A Bologna il 21 e 22 novembre l’unico appuntamento italiano dedicato alla digitalizzazione e all’innovazione per l’ambiente costruito. Il progetto MImeSIS tra gli highlight della manifestazione.
Un’industria delle costruzioni sempre più sicura, sostenibile e smart.
Questo l’obiettivo di DIGITAL&BIM, evento annuale progettato per creare e funzionare come una comunità di professionisti, per fare rete, offrire conoscenza e creare opportunità per migliorare il modo di lavorare nel settore edilizia e costruzioni.
Un’edizione ricca di contenuti innovativi per progettare e costruire il futuro del settore, mostrando agli operatori dell’intera filiera tutte le novità in grado di migliorare redditività, efficacia ed efficienza dei processi operativi.
Due giorni di approfondimento con i massimi esperti di digitalizzazione e BIM, sia in ambito edilizio sia infrastrutturale, alla scoperta delle ultime innovazioni.
Cinque i focus tematici:
1. Digital twins – Intervenire sull’Esistente
2. Geospaziale, Smart Infrastructure, Smart Land
3. Costruzioni 4.0 – Il teatro della trasformazione digitale
4. BIM e Digitalizzazione
5. Smart data e Intelligenza artificiale
In questo contesto si inserisce il progetto MImeSIS che sarà sotto i riflettori giovedì 21 novembre dalle ore 15.00 all’interno dell’Arena Clust-ER Build.
Interverrà l’Ing. Simone Bandini di CertiMaC, laboratorio capifila del progetto, per spiegare come integrare l’approccio al digitale con una realtà fatta di ambienti costruiti ed edifici esistenti.
MImeSIS risponde infatti ad una sfida molto attuale: migliorare le prestazioni del patrimonio immobiliare esistente, impiegando soluzioni che prevedano l’integrazione tra materiali tradizionali e sensori.
Nei prossimi 20 anni sono previsti in massima parte interventi di riqualificazione edilizia che devono avere come focus il raggiungimento degli obiettivi energetici prefissati.
Il patrimonio immobiliare italiano è, infatti, il secondo più vecchio d’Europa. Secondo l’Istat, dei 12,2 milioni di edifici residenziali censiti, il 60% è stato realizzato prima del 1980; di questi il 42,5% ha più di 50 anni e verte in uno stato manutentivo mediocre.
Creare materiali edili provvisti di sensori che monitorino le condizioni degli edifici sui quali vengono installati per valutare e costantemente le prestazioni energetiche e qualitative nel tempo diventa quindi una prerogativa dell’edilizia del futuro.
Appuntamento a Bologna, per approfondire le fasi del progetto di ricerca, il ruolo dei sensori e delle tecnologie digitali e le sfide future.
Non riesci a partecipare? Scrivi a mimesis@certimac.it per richiedere gli atti del workshop.