I principali documenti tecnici sono disponibili nella prima newsletter monografica di progetto
Il patrimonio edilizio italiano costruito fino al ‘900 è costituito per la maggior parte da edifici in muratura che impiegano prevalentemente materiali tradizionali. Efficienza, Prestazioni e Durabilità di questi materiali e dell’intero patrimonio edilizio dipendono dalla capacità di effettuare interventi mirati a rallentare il degrado e l’invecchiamento naturale, intrinseco in ogni materiale.
Si stima che nei prossimi 5 anni, ci saranno 29 ristrutturazioni ogni nuova realizzazione (* Fonte: CRESME e ISTAT 2019). Occorre quindi pensare a una nuova edilizia capace, attraverso nuove tecnologie e competenze, di sostenere il recupero degli immobili, l’efficienza energetica, la sicurezza antisismica, la qualità urbana.
In questo contesto si inserisce il progetto MImeSIS che ha l’obiettivo migliorare le prestazioni del patrimonio edilizio esistente attraverso l’utilizzo di tecnologie smart ecosostenibili, che prevedono l’integrazione fra materiali tradizionali e sensori.
In particolare, il progetto ha come obiettivi specifici:
- lo sviluppo di materiali «sensor-based» in grado di monitorare, in maniera continua, specifici parametri predittivi del degrado in atto nelle murature;
- la ridefinizione dei prodotti comunemente utilizzati in edilizia al fine di predisporli all’integrazione di specifici sensori;
- la validazione sperimentale sia in laboratorio che in situ della funzionalità, efficacia e durabilità di questi sistemi smart
FASE 1: Scelta dei sensori per il monitoraggio dei parametri
Durante la prima fase del progetto di ricerca si è proceduto all’individuazione dei sensori idonei all’integrazione sia all’interno dei materiali edilizi tradizionali (intonaci, malte, laterizi) che all’accoppiamento con sistemi innovativi per il rinforzo e consolidamento strutturale (adesivi, rinforzi, FRCM). Tali sensori, sono in grado di misurare e monitorare specifici parametri individuati come le principali “spie” del degrado in atto nelle murature (contenuto di umidità, temperatura, pH e fessurazione/distacco).
Sono state indagate, testate e validate sensoristiche e strumentazioni provenienti da diversi settori industriali per giungere all’individuazione delle soluzioni più idonee, sia in base alle loro caratteristiche (durata, trasmissione del segnale, dimensione, ecc.) che ai parametri valutati e giudicati indispensabili per l’applicazione nel settore edilizio (durabilità, compatibilità, reversibilità, sostenibilità). Parallelamente alla scelta e validazione dei sensori si è proceduto con la formulazione e caratterizzazione di malte e intonaci a base di calce, sostenibili e a basso impatto ambientale, che dovranno interagire e inglobare la sensoristica dedicata.
Sono stati inoltre realizzati in laboratorio provini e modelli di murature nei quali sono stati inseriti e sperimentati i sensori per verificarne affidabilità e accuratezza di misura e contemporaneamente monitorare la trasmissione e la lettura dei dati da remoto, tutto attraverso un’apposita piattaforma digitale creata ad hoc.
Parallelamente si sta procedendo con i test sulle fibre ottiche accoppiate a sistemi di rinforzo FRCM (Fiber Reinforced Concrete Matrix) e col monitoraggio della formazione di fessure e della prevenzione del distacco di elementi di rivestimento.
Gli output della Fase 1: leggi l’intervista, guarda il webcast, scarica il report
Abbiamo raccolto i principali output della Fase 1 nella newsletter monografica scaricabile qui.
Nella newsletter troverai:
– #5domande a…GeoSMART LAB, intervista al partner responsabile della Fase 1
– La video pillola tecnica dedicata alla Fase 1, in cui i ricercatori del progetto raccontano le sfide, le difficoltà e i risultati raggiunti
– Il report tecnico “Specifiche dei sensori selezionati per la misura dei parametri”
Prossimi passi
Al termine di questa fase verranno realizzati dei prototipi di muratura a scala reale sui quali saranno installati i sensori risultati più performanti ed affidabili al fine di effettuare una validazione a scala di laboratorio del sistema integrato materiale-sensore in termini di durabilità del sistema e di mantenimento della capacità di misura da parte del sensore.
Tali prototipi saranno disponibili all’interno dei laboratori partner e visitabili da esperti di settore, anche attraverso contenuti e piattaforme digitali, per poter vedere materiali/sensori e fare osservazioni e commenti, favorendo così la diffusione e il trasferimento tecnologico delle soluzioni sviluppate. Per ultimo saranno individuati 2 siti pilota, ovvero edifici realmente esistenti, su cui applicare le sensoristiche e validare sul campo il sistema di monitoraggio.
Scopri le 5 fasi del progetto
Guarda la roadmap di MImeSIS e i 5 partner della ricerca
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