Partner della Ricerca
GEOSMARTLAB
RUOLO NEL PROGETTO
Geosmartlab coordina la fase 1: “Implementazione catene di misura dei parametri di riferimento nel sistema materiale smart–sensore”.
L’attività prevede analisi tecnico-economiche volte ad identificare le caratteristiche dei sensori necessarie all’autodiagnosi di materiali da costruzione, l’identificazione dei migliori sensori con le caratteristiche necessarie, lo sviluppo di soluzioni prototipali sensore-misura-data logger e infine software di gestione dati per il monitoraggio di fenomeni di distacco/fessurazione e comportamenti associati al comfort e alla salubrità ambientale. La fase 1 è suddivisa in una prima parte dedicata all’identificazione dei parametri che guideranno la scelta dei sensori e della catena misura (come vita utile del sistema, densità dei sensori, costo, frequenza di acquisizione), a cui seguirà una seconda parte dedicata alle prove sperimentali in laboratorio. Si prevede anche lo sviluppo di un dimostratore del sistema di monitoraggio con dashboard web per la condivisione e pubblicazione dei risultati
OUTPUT
- Report delle specifiche dei sensori selezionati per la misura dei parametri
- Prototipi di catene di misura e sistemi sensore-alimentazione – trasmittente per ogni materiale studiato
- Dimostratore per la gestione dei dati e relativo software
Geosmartlab in breve
Il laboratorio nasce con l’obiettivo di strutturare le attività di ricerca che Sis.Ter S.r.l. ha promosso nel corso degli anni tramite collaborazioni con Università, Centri Studi e attraverso lo sviluppo di ricerca applicata per conto di strutture private e che hanno portato nel 2014 all’accreditamento all’Anagrafe Nazionale delle Ricerche con l’identificativo 61807HTP, alla definizione di un accordo quadro per la ricerca applicata e il trasferimento tecnologico con l’Università degli Studi di Bologna (2015) e all’individuazione della Torre direzionale dell’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola quale sede adeguata.
L’azienda, infatti, attraverso il contributo di figure di alta specializzazione ha maturato una serie di esperienze e attività oggetto poi di presentazioni e pubblicazioni specifiche.
Il laboratorio di ricerca intende sviluppare tecnologie e servizi relativamente alle tematiche geografiche e delle smart city in linea con la linea Regional and Innovation Strategy for Smart Specialization (RIS3) dell’Emilia-Romagna relativamente alle priorità strategiche affini.
ISTEC – CNR
RUOLO NEL PROGETTO
Il gruppo Beni Culturali di ISTEC-CNR, coordina la fase 2: “Prototipazione materiali smart sensorizzati per controllo durabilità, comfort, prestazione energetica” e si occupa dello sviluppo e della caratterizzazione di malte a calce/NHL e intonaci (CL/NHL) a fibre naturali, eco-friendly, (privi di additivi di sintesi e possibilmente recuperabili a fine vita), compatibili con i materiali costituenti il costruito storico (UNI 11488:2013).
Nello specifico l’attività consiste nel ridefinire i prodotti già in uso in edilizia e nel restauro per renderli innovativi e sostenibili e adatti all’integrazione con sensori.
L’ottimizzazione delle caratteristiche composizionali e strutturali si basa sulla funzione di restauro da assolvere (UNI 11488:2013); sulla necessità di garantire l’inserimento di sensori finalizzati al controllo di durabilità, comfort e prestazioni energetiche; sulla necessità di assicurare elevata durabilità del prodotto e ottime caratteristiche di salubrità, sicurezza ed efficientamento energetico.
OUTPUT
- Report dei sistemi smart sviluppati per il controllo di fenomeni che influenzano comfort, efficientamento energetico, durabilità
- Prototipi di murature sensorizzate
ISTEC – CNR in breve
L’Istituto di Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISTEC – CNR) si configura come l’unica struttura di ricerca del CNR, e la più grande struttura italiana operante nel paese con programmazione poliennale, specificamente indirizzata allo studio globale dei materiali ceramici.
Il gruppo Beni Culturali di ISTEC-CNR da circa 15 anni unisce allo studio archeometrico-diagnostico di malte storico-tradizionali, lo sviluppo di malte da restauro a grassello o a calce idraulica naturale da usarsi in diversi contesti conservativi utilizzando tecniche e strumentazioni analitiche (MO, XRD, XRF, SEM-EDS, DTA-TGA, MIP, ecc.) disponibili presso i propri laboratori.
Obiettivo è l’innovazione di prodotto e di processo nella realizzazione di materiali da restauro, da impiegare in contesti conservativi archeologici e architettonici, che incrociano i temi della sostenibilità e dell’efficienza nell’uso delle risorse, e a offrire servizi di eccellenza a imprese e a figure professionali della filiera del Conservation Processes.
Grazie a collaborazioni con operatori del settore e alla partecipazione alla linea di ricerca 4 del Laboratorio MITAI del Tecnopolo di Ravenna sede di Faenza sono state sviluppate e applicate con successo malte da restauro a base calce ed aggiunte pozzolaniche in diversi contesti conservativi.
CENTRO CERAMICO
RUOLO NEL PROGETTO
Il Centro Ceramico è responsabile della fase 3: “Prototipazione materiali smart sensorizzati per diagnosi di deformazioni, difettosità, distacchi”.
In particolare si occupa dello sviluppo, messa a punto e realizzazione del sistema integrato materiale-sensore in laterizi, adesivi e geopolimeri, nonché della “progettazione” delle caratteristiche degli stessi, fino all’ottimizzazione delle prestazioni dell’intera catena di misura.
Grazie agli strumenti e allo staff di ricercatori e tecnici di notevole esperienza, ha le capacità per effettuare messa a punto di impasti, preparazione dei provini e loro caratterizzazione. Ha esperienza di lunga data nella formulazione di impasti per laterizi tradizionali e avanzati (ottenuti ad es. da materiali di scarto), per un miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, o per una loro funzionalizzazione. La valorizzazione dei rifiuti come nuove MPS (Materie Prime Seconde) in materiali da costruzione rappresenta, da oltre 10 anni, un importante filone di ricerca.
OUTPUT
- Report dei sistemi smart sviluppati per il controllo di deformazioni, difettosità e distacchi
- Prototipi di sistema smart
Centro Ceramico in breve
Centro di ricerca e sperimentazione per l’industria ceramica fondato nel 1976 e gestito da un Consorzio Universitario. Accreditato da Accredia (n. 0058), fa parte della Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna e aderisce a ECTP – European Construction Technology Platform.
Principali attività, svolte nelle due sedi di Bologna e Sassuolo: ricerca e trasferimento tecnologico; servizi e assistenza tecnica alle imprese; analisi e prove su materie prime, semilavorati e prodotti finiti; supporto allo sviluppo di normative nazionali e internazionali; formazione; consulenze tecnico-scientifiche e progetti di ricerca per la partecipazione a bandi comunitari.
La sinergia con la ricerca scientifica universitaria garantisce un approccio innovativo alla soluzione dei problemi tecnologici propri del mondo imprenditoriale, nonché trasparenza e rigore nel condurre prove e analisi per certificazioni e conto terzi.
CertiMaC (Capofila)
RUOLO NEL PROGETTO
Nel suo ruolo di laboratorio capofila, CertiMaC è responsabile del coordinamento scientifico di tutte le 5 fasi previste dal progetto nonché dell’attività di disseminazione.
Nello specifico, CertiMaC conduce direttamente la fase 4: “Caratterizzazione e validazione in laboratorio dei sistemi integrati mediante murature modello”.
Coordina in particolare le attività di ricerca relative ai test di durabilità dei materiali e alla validazione dei sistemi sensorizzati (sia in laboratorio che in situ), sviluppando e implementando un protocollo di prova specifico per questa nuova tipologia di materiali.
Il ruolo di CertiMaC nel progetto è strettamente legato alla sua attività pluriennale di ricerca industriale per lo sviluppo di materiali innovativi ad elevate prestazioni (termiche, meccaniche, durabilità) e a basso impatto ambientale (impiego di scarti industriali regionali, materie prime seconde, economia circolare).
OUTPUT
- Protocolli di validazione dei sistemi integrati in muretti modello
- Protocolli di validazione dei sistemi FRCM
- Report relativo agli esiti delle simulazioni ambientali effettuate su scala di laboratorio
- Prototipi di muratura composita che integrano le diverse soluzioni sviluppate
CertiMaC in breve
Organismo di Ricerca fondato e partecipato da ENEA e CNR nel Parco Scientifico Materiali Avanzati di Faenza. Laboratorio accreditato della Rete Alta Tecnologia Emilia-Romagna, fa parte del Clust-ER Edilizia e Costruzioni e del Clust-ER Energia e Sostenibilità.
CertiMaC promuove l’innovazione in ambito energia e materiali offrendo servizi di analisi di laboratorio, ricerca industriale e consulenza specialistica.
MATERIALI: analisi e prove, misure sperimentali, numeriche e in opera, marcatura CE prodotti da costruzione. Riconosciuto da MISE e Commissione EU come Organismo Notificato n°2685 ai sensi del Reg.to CPR(EU) 305/’11); laboratorio autorizzato dal CSLP – Consiglio Superiore LL.PP – ad operare nell’ambito della qualificazione di materiali compositi ad uso strutturale del tipo FRP, CRM, FRCM e FRC.
ENERGIA: soluzioni e tecnologie per efficienza energetica, infrastrutture e processi industriali, diagnosi e gestione energia.
INNOVAZIONE: sviluppo di tecnologie e processi per migliorare prestazioni e sostenibilità di materiali e prodotti, progettazione e gestione progetti finanziati con fondi comunitari.
CIRI-EC
RUOLO NEL PROGETTO
Il CIRI EC coordina la fase 5: “Validazione del sistema integrato in ambiente reale sul patrimonio costruito storico”.
Si tratta di verifiche in situ, su edifici realmente esistenti per comprovare l’efficacia sul campo e rilevare eventuali problematiche di applicazione del sistema o di acquisizione e/o gestione del segnale.
L’attività prevede inoltre lo sviluppo di un materiale ceramico sensorizzato per la misura dell’umidità nelle murature che sarà in grado di porsi in equilibrio termo-igrometrico con la muratura senza alterarla né subire danni da eventuali sali. L’affidabilità di misura sarà verificata su campioni in laboratorio e su murature modello sottoposte a risalita capillare di acqua, con e senza sali.
È previsto infine lo sviluppo di sistemi di rinforzo tipo FRCM, anche a matrice geo-polimerica, integrati con sensori di misura delle deformazioni basati su fibre ottiche. Tali sistemi saranno in grado di fornire informazioni sullo stato deformativo del rinforzo e quindi anche su eventuali distacchi. Il sistema di misura viene messo a punto utilizzando murature modello che vengono poi testate per riprodurre diverse modalità di rottura.
OUTPUT
- Report del case study “Certosa di Bologna”
- Report del case study “Intervento di recupero”
- Linee guida per posa, uso e manutenzione dei sistemi smart
- Video dimostrativo della sperimentazione sul campo con evidenza delle potenziali ricadute per la tutela del costruito storico
CIRI-EC in breve
Il Centro Interdipartimentale per la ricerca Industriale Edilizia e Costruzioni (CIRI-EC) fa parte della Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna. Sviluppa attività di ricerca applicata con un’esperienza acquisita che copre un’ampia offerta dedicata alla ricerca industriale, all’innovazione ed al trasferimento tecnologico.
Il CIRI-EC ha competenze riconosciute nello studio dei materiali dell’architettura antica, delle loro caratteristiche e dei loro processi di degrado, con particolare riferimento all’umidità di risalita capillare e alla cristallizzazione salina. Ha inoltre competenze nello studio delle murature storiche, delle relative tecnologie di rinforzo e della durabilità di tali sistemi nell’ambiente di servizio.
Tra i metodi di rinforzo strutturale è specializzato in materiali compositi per il rinforzo strutturale come FRP e FRCM; di questi effettua la caratterizzazione del comportamento meccanico a diverse scale, dai materiali al comportamento applicato ad elementi strutturali. Ha inoltre un’esperienza specifica nella realizzazione di murature-modello per replicare in laboratorio fenomeni di collasso di elementi strutturali. Infine, il CIRI EC ha maturato notevole esperienza nell’ambito del monitoraggio strutturale.
Partner Industriali
Kerakoll SPA

Leader mondiale nei prodotti e servizi per l’edilizia sostenibile, il restauro storico e l’interior design. All’interno del progetto l’azienda contribuirà alla messa a punto di sistemi sensoristici integrati all’interno di rinforzi FRCM, prevalentemente testando sistemi a fibra ottica e sperimentando nuove tipologie di matrice, anche a base geopolimerica.
Litokol SPA

L’azienda è specializzata nella produzione di adesivi, sigillanti, resine e materiali per l’edilizia ad alto contenuto tecnologico. Il ruolo nel progetto è quello di contribuire allo sviluppo di specifiche tipologie di malte per muratura e adesivi per piastrelle che siano in grado di integrarsi nel costruito storico e di interagire con i sensori applicati.
C. Sgubbi italiana srl

L’azienda, specializzata nei prodotti di alta qualità nel settore dei leganti idraulici e premiscelati, parteciperà alla messa a punto di malte a base di calce idraulica specifiche per il settore del recupero e risanamento al fine di migliorare le prestazioni del costruito e di integrare in maniera ottimale la parte sensoristica.
tenenga srl

Azienda specializzata nel system integration, contribuirà alla scelta e selezione dei sensori attualmente disponibili sul mercato e allav configurazione ottimale dei sistemi di misura.
SESTOSENSOR srl

L’impresa si occupa dello sviluppo e commercializzazione di sistemi sensoristici basati su fibre ottiche. Nel progetto contribuirà al monitoraggio delle deformazioni legate prevalentemente ai sistemi di rinforzo ed integrerà dove necessario le differenti tipologie di sensori.
LEONARDO srl

Leader nel settore dell’analisi, del restauro e del rafforzamento strutturale dei beni culturali. All’interno del progetto contribuirà alla selezione degli edifici pilota su cui sperimentare i sistemi sensorizzati e procederà sia all’installazione che alla risoluzione delle problematiche relative alla posa in opera delle soluzioni sperimentate.
LA Banca della Calce srl

L’azienda, nel suo ruolo di soggetto di trasferimento tecnologico, supporterà il progetto per la fase di applicazione, posa e formazione delle maestranze nell’ambito del costruito storico relativamente ai nuovi sistemi sensorizzati sviluppati.